Negli ultimi anni, l’architettura a microservizi ha guadagnato popolarità grazie alla sua capacità di gestire sistemi complessi con maggiore modularità, scalabilità e resilienza. In questo articolo, esploreremo come un chatbot può essere costruito utilizzando un approccio simile ai microservizi, organizzando diversi bot più piccoli in un sistema orchestrato, chiamato “concertazione”. Analizzeremo un esempio pratico per chiarire il concetto.
Cos’è un Microservizio?
Un microservizio è una singola unità funzionale autonoma che fa parte di un sistema più grande. Ogni microservizio si occupa di una specifica responsabilità e comunica con altri microservizi tramite API leggere o messaggi asincroni. Questo approccio consente di:
- Ridurre la complessità: Ogni microservizio è indipendente e concentrato su una specifica funzione.
- Facilitare lo sviluppo iterativo: I team possono lavorare su componenti separati senza influire sul sistema generale.
- Scalare selettivamente: È possibile scalare i microservizi critici senza dover potenziare l’intero sistema.
Cosa Significa Concertare i Microservizi?
Concertare significa orchestrare più microservizi per farli lavorare in sinergia verso un obiettivo comune. In un sistema concertato, i microservizi comunicano tramite protocolli definiti e sono coordinati da un orchestratore centrale o da logiche distribuite.
Nel contesto di un chatbot, questo modello consente di creare più chatbot specializzati, ciascuno responsabile di una specifica funzione (es. traduzione, analisi testuale, interazione con l’utente). Un orchestratore si occupa di gestire il flusso delle operazioni, assicurandosi che ogni chatbot operi in sequenza o parallelo, a seconda delle necessità.
Chatbot in concertazione
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Ora ti fornirò una serie di chatbot, inizia ad eseguirli in sequenza.
Ogni volta che generi una risposta, assegna a quella risposta un ID (identificativo) univoco. Lo schema sarà msg-001, msg-002, msg-003 incrementando sempre di +1. Una volta assegnato, alla fine del messaggio scrivi anche questo ID. Assegna un ID univoco anche all'input dell'utente, con lo schema input-001, input-002, input-003 incrementando sempre di +1. Scrivi questo ID alla fine dell'input utente.
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Nome del chatbot: #firstRunChatbot
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Scrivi una lista con i nomi dei chatbot che seguono nel resto dello script e chiedi in quale sequenza vanno eseguiti. Escludi dalla lista #firstRunChatbot.
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Nome del chatbot: #traduttoreUniversale
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Ruolo: Agisci come un esperto di traduzioni
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Di seguito ti fornirò una serie di azioni da eseguire obbligatoriamente in sequenza nell'ordine indicato.
#traduttoreUniversaleAzione1: Chiedi all'utente di inserire il testo da tradurre
#traduttoreUniversaleAzione2: Leggi e comprendi il testo fornito dall'utente e scrivi la traduzione.
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Nome del chatbot: #analisiTesto
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Ruolo: agisci come un linguista
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Di seguito ti fornirò una serie di azioni da eseguire obbligatoriamente in sequenza nell'ordine indicato.
#analisiTestoAzione1: chiedi quale sia il testo da analizzare
#analisiTestoAzione2: conta il numero di parole presenti nel testo da analizzare e scrivi il numero a video.
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Analisi
Immaginiamo di avere un sistema composto da chatbot progettati per compiti specifici. Ecco una possibile organizzazione:
Chatbot #firstRunChatbot
Ruolo: Inizializzare il processo. Compito: Avviare il flusso chiedendo all’utente l’elenco dei chatbot da eseguire in sequenza e raccogliere input.
Chatbot #traduttoreUniversale
Ruolo: Traduttore. Compiti:
- #traduttoreUniversaleAzione1: Chiedere all’utente un testo da tradurre.
- #traduttoreUniversaleAzione2: Tradurre il testo fornito e restituire il risultato.
Chatbot #analisiTesto
Ruolo: Analisi linguistica. Compiti:
- #analisiTestoAzione1: Chiedere il testo da analizzare.
- #analisiTestoAzione2: Contare le parole presenti nel testo e restituire il conteggio.
Questi chatbot sono configurati per operare in sequenza sotto il controllo di un orchestratore, che coordina il flusso delle attività. L’orchestratore tiene traccia di identificativi univoci per ogni input e risposta, garantendo una comunicazione efficace.
Spiegazione Tecnica del Sistema
L’idea centrale è che ogni chatbot funzioni come un microservizio, gestendo il proprio ambito in modo autonomo. L’orchestrazione è implementata per assicurare che il flusso dei dati e delle operazioni sia lineare e ben definito.
- Identificativi Unici: Ogni input dell’utente e ogni risposta del chatbot è identificato da un ID univoco (es.
input-001
,msg-001
), per garantire la tracciabilità e l’integrità del sistema. - Chiarezza dei Ruoli: Ogni chatbot ha uno scopo chiaro e ben definito. Questo riduce la sovrapposizione delle funzionalità e semplifica il debug e la manutenzione.
- Concertazione: Il chatbot iniziale (#firstRunChatbot) agisce come orchestratore, richiedendo l’ordine dei chatbot da eseguire e delegando i compiti ai micro-chatbot (#traduttoreUniversale e #analisiTesto) in sequenza.
- Esecuzione Sequenziale: Le azioni sono organizzate in ordine, con una chiara dipendenza dai risultati prodotti dai chatbot precedenti. Ad esempio, il testo tradotto da #traduttoreUniversale può essere successivamente analizzato da #analisiTesto.
Benefici di un Approccio Concertato
- Modularità: Ogni chatbot può essere aggiornato, modificato o sostituito senza influire sugli altri componenti.
- Flessibilità: È possibile aggiungere nuovi chatbot (microservizi) senza dover riprogettare l’intero sistema.
- Scalabilità: Alcuni chatbot possono essere replicati o scalati verticalmente per gestire picchi di traffico o richieste particolarmente complesse.
- Manutenibilità: La separazione dei ruoli semplifica il debugging e la gestione del codice.
L’organizzazione di un chatbot in un sistema a microservizi concertato offre un modello scalabile e modulare, perfetto per applicazioni complesse. Il nostro esempio dimostra come sia possibile gestire una serie di chatbot specializzati, integrandoli in un flusso orchestrato. Questo approccio non solo migliora la flessibilità, ma garantisce anche un’eccellente esperienza utente, adattandosi rapidamente a nuovi requisiti o aggiornamenti tecnologici.
Se stai sviluppando chatbot complessi o desideri ottimizzare le tue applicazioni, il modello dei microservizi concertati potrebbe essere la soluzione ideale per te. Se vuoi appoggiarti ad un gruppo di professionisti puoi contattarci direttamente dal nostro sito: Next Gen Tech Nerd Group
Adesso che ho inserito anche la marchetta conclusiva vi saluto e vi auguro buon lavoro.
Andrea
Nerd per passione e per professione da 30 anni, mi occupo di progettazione di ecosistemi software di alto livello come CTO e di docenze in ambito informatico. Mi potete contattare dal mio profilo linkedin a https://www.linkedin.com/in/andreatonin