Pixelart: Guida introduttiva in pillole [Parte 2]

Pixel art tutorial Parte 2

Pixelart: Guida introduttiva in pillole [Parte 2]

Fasi Pratiche:

“Benvenuti, artisti digitali. Continuiamo con questo mini tutorial in pillole dedicato alla pixel art. Nell’episodio precedente, abbiamo esplorato le fasi iniziali di preparazione del nostro progetto di pixel art, focalizzandoci sullo studio delle console retrò e il loro stile grafico, fino ad arrivare all’analisi delle reference se ve lo siete perso potrete leggerlo qui [ Parte 1 ].

In questo episodio, vedremo come fare i primi passi e ci concentreremo su alcuni consigli utili per la realizzazione pratica.”

Imposta la dimensione della Tela Dopo aver preso in considerazione i suggerimenti riportati nell’articolo precedente, è il momento di preparare la tua tela pixelata.

Scegliere la risoluzione e di partenza ti darà un’idea più completa del look finale. Puoi iniziare con una risoluzione nativa come 320×240 a 72ppi, oppure impostare una risoluzione a piacere ma attenzione, se usi risoluzioni maggiori, mantieni un occhio di riguardo nei confronti delle le proporzioni native. Come?
Disegna un rettangolo usando le dimensioni della risoluzione originale e usalo all’occorrenza.

Usa le griglie: L’arte del pixel richiede una precisione meticolosa e l’uso di griglie è un aspetto cruciale in questo processo Le griglie, che possono variare da 8×8 a 32×32, sono fondamentali per chi crea videogiochi o illustrazioni in formato pixel1. Personalmente, trovo che le griglie 16×16 o 32×32 siano ideali per preservare le proporzioni degli sprite e degli altri elementi rispetto alla dimensione complessiva della tela. È interessante notare che, secondo una discussione su Reddit, la scelta della risoluzione può influenzare significativamente la qualità dell’arte del pixel quando viene visualizzata a schermo intero su display di diverse dimensioni2. Inoltre, il gioco Celeste è un esempio eccellente di come una griglia 8×8 possa essere utilizzata efficacemente per creare arte pixel che sia dettagliata che esteticamente piacevole3. È importante anche considerare le specifiche tecniche della piattaforma per cui si sta sviluppando, poiché alcune macchine potrebbero richiedere griglie personalizzate, specialmente quelle estese orizzontalmente, per adattarsi correttamente alle caratteristiche del dispositivo da emulare4.

Prepara Pennelli, Pattern e Sfumature La scelta e la costruzione di un buon set di pennelli e pattern sono essenziali per dare carattere al tuo lavoro ed una certa velocità di esecuzione.
Puoi creare o scaricare pennelli “dither” dal web, alcuni anche gratuitamente o a un costo minimo. Investire in buoni strumenti è sempre una buona idea.

In basso un’idea di quello che può essere un Canvas di 320×240 con una griglia di 32×32 come riferimento e le varie tipologie di dither che si possono usare per “sfumare” le proprie gradazioni di colore.

Ecco una versione migliorata del tuo paragrafo:

Per creare gradazioni di colore con effetto dither, segui questi semplici passaggi:

  1. Inizia con un file che abbia la separazione dei colori in RGB e crea un nuovo livello per la tua gradazione.
  2. Trasforma il livello con la gradazione appena creata in un livello avanzato.
  3. Doppio clic sul livello avanzato per modificarne le proprietà.
  4. All’interno delle impostazioni del livello, cambia il metodo di fusione da RGB a Scala di Colore.
  5. Seleziona il numero di colori desiderato e il tipo di interpolazione dither.
  6. Salva e chiudi il livello modificato.

Ricorda che le modifiche apportate al livello con la gradazione saranno definitive; per qualsiasi ulteriore modifica, sarà necessario ripetere il processo su un nuovo livello.

in basso vari esempi di gradazione dither applicati

Realizzare una Bozza su Carta o Schermo
Iniziare con un bozzetto scegliendo un pennello morbido morbido da 1px e riducendo leggermente l’opacità in modo da avere un effetto “matita”.
Puoi anche scansionare un’immagine disegnata su carta o usare un foglio a quadretti colorando quadretto per quadretto utile se usi un modulo 8×8 o 16×16, Toru Iwatani ha usato questo metodo per creare gli sprite di Pacman.

Disegno e Definizione (Lineart)
È giunto il momento di dare vita alla nostra opera con la pixel art. Il mio consiglio è di utilizzare Photoshop con un pennello privo di anti-aliasing, partendo dalla dimensione più piccola possibile. Quando delinei i contorni del tuo disegno, cerca di evitare il cosiddetto “doppio pixel” [Vedi figura]. Questa tecnica rende i contorni più leggeri e il disegno più nitido, specialmente a grandezza naturale. Se necessario, puoi usare la modalità linea di Photoshop (Maiusc + clic), ma per forme organiche, preferisco il disegno a mano libera, rimuovendo i doppi pixel solo se serve a migliorare l’immagine.

Durante il disegno, alterna frequentemente zoom e flip. Questo ti aiuterà a percepire meglio il lavoro in progress e a correggere errori di composizione. Evita di usare chiaroscuri e dithering sul colore della lineart, poiché dopo ci concentreremo sui riempimenti e sulla definizione dei volumi.

Volumi e Sfumature (Separa le Gradazioni per Strati)

Per rappresentare efficacemente i volumi, è utile separare nettamente le tonalità chiare, medie e scure, mantenendo coerenza con le specifiche tecniche del dispositivo che desideri emulare. La transizione morbida tra i toni si ottiene con il dithering, una tecnica che prevede l’uso di punti o retini di un colore più scuro sovrapposti a un tono più chiaro, o viceversa. Di solito, utilizzo un massimo di tre toni per sprite e un tono più scuro per le ombre e i contorni, se necessario.

Nota Bene: Per un risultato armonico, evita di usare i toni estremi della gamma, cioè il nero completo e il bianco puro, tranne in casi specifici come metalli o materiali lucidi. Per avere il massimo controllo sui toni, inizia definendo i volumi in bianco e nero e poi aggiusto la tinta in base alle necessità. Questo approccio è personale e va adattato alle tue esigenze.

Sfuma con la tecnica del dithering, a mano o con pennelli preimpostati, e sperimenta con i pattern che hai creato in precedenza.

Esportazione e Conversione [Photoshop]

Quando è il momento di esportare il tuo lavoro, ecco il metodo che preferisco: esporta una copia del lavoro finito in formato PNG, mantenendo le dimensioni originali della tela. Poi, converti l’immagine da RGB a scala di colore. Scegli un metodo che mantenga il numero di colori che hai scelto per la tua opera. Questo ti permetterà di ridimensionare l’immagine senza perdere l’effetto pixel. Puoi anche creare un’azione in Photoshop per automatizzare il processo nelle esportazioni future, escludendo il ridimensionamento.

Perfeziona le tue abilità con programmi classici:

Capisco che questo suggerimento possa sembrare un po’ radicale, ma per assimilare appieno il significato di ottimizzazione dei colori e della memoria, può rivelarsi utile praticare con software di grafica storici. Programmi come Deluxe Paint per Amiga, Personal Paint di Cloanto o Brillance sono facilmente trovabili online a basso costo o tramite emulazione. Se preferisci qualcosa di più attuale, esistono alternative moderne come Aseprite, ampiamente utilizzato per la pixel art, o Grafx2, che pur essendo software recenti, mantengono viva la tradizione del disegno digitale classico.

Se sei arrivato fino a qui, significa che il mio approccio alla pixel art ti ha incuriosito. Spero che tu possa trarne ispirazione e arricchire questa forma d’arte con la tua esperienza personale ma ricorda, questo è un metodo che ho elaborato nel corso del tempo adattandolo alle mie esigenze specifiche; saranno le tue esperienze a plasmare la tua visione unica e il tuo stile di lavoro nel creare opere straordinarie.

Grazie di cuore per aver dedicato tempo alla lettura.

Se sei interessato a scoprire come animare la pixel art utilizzando tecniche di animazione scheletrica, ti consiglio di leggere questo articolo. [Skeletal animation e pixel art per videogames, Sacrilegio o perchè no?]

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